
Il perfezionismo si riferisce a uno stile di pensiero del tipo "tutto-o-niente" in cui se qualcosa non è "perfetto", allora viene percepito come privo di valore. Sebbene il perfezionismo possa essere collegato al raggiungimento di successo e di standard elevati, spesso porta all'ansia, alla frustrazione e all'elusione di progetti importanti.
Il perfezionismo influisce sulle nostre emozioni, sul nostro modo di pensare e di comportarci.
Esempi di sentimenti perfezionistici: il perfezionismo può farti sentire depresso, frustrato, ansioso e persino arrabbiato, soprattutto se ti critichi costantemente per non aver conseguito buoni risultati, nonostante l'energia e gli sforzi messi in campo.
Essere perfezionisti non significa essere coscienziosi. Il perfezionismo non è solo un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi psicologici come depressione, ansia e disturbi alimentari, ma può anche essere un fattore prognostico negativo per il successo di un trattamento psicologico.
Di seguito vengono descritti alcuni dei meccanismi psicologici coinvolti nel perfezionismo clinico:
- L'autovalutazione della persona spesso dipende eccessivamente da una singola area. Ad esempio, l'autovalutazione dipende quasi esclusivamente dal successo accademico, dal successo professionale o dalla forma fisica.
- I perfezionisti hanno spesso standard inflessibili e pensiero dicotomico. Se prendo un voto più basso dei miei compagni significa che sono un fallimento totale.
- Quando i perfezionisti clinici raggiungono i loro standard, in genere non si sentono soddisfatti e tendono ad alzare sempre "l'asticella". Questo comporta che i perfezionisti non si sentano mai abbastanza bravi.
- Quando i perfezionisti clinici non riescono a soddisfare i loro standard, solitamente si auto-criticano. Molti studi dimostrano che l'autocritica tende a minare la forza di volontà.
- I perfezionisti clinici usano spesso comportamenti di sicurezza controproducenti che peggiorano la loro situazione. Ad esempio, possono eseguire alcune o tutte le seguenti operazioni:
I perfezionisti clinici a volte evitano situazioni e compiti quando temono che potrebbero non essere in grado di soddisfare i propri standard. Ciò può comportare la perdita di opportunità o l'insorgenza di difficoltà relazionali.
Il trattamento del perfezionismo non implica necessariamente la riduzione degli standard. Ad esempio, uno studente molto capace potrebbe ancora aspirare a raggiungere obiettivi elevati, posto che questi siano raggiungibili senza causare angoscia o ansia.
- Ridurre la tendenza ad autovalutarsi basandosi esclusivamente sui propri standard personali.
- Ridurre la tendenza a collegare la propria autostima ad uno o pochi domini, ad esempio le performance lavorative o la forma fisica
- Aiutare la persona a ridurre il pensiero dicotomico, l'attenzione selettiva e altri pregiudizi cognitivi e aumentare la flessibilità cognitiva
- Aiutare la persona a ridurre l'autocritica
- Aiutare la persona a focalizzarsi su obiettivi raggiungibili
- Fare esperimenti comportamentali in modo che la persona possa vedere cosa vuol dire non usare i suoi attuali comportamenti di sicurezza.
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