Ti senti mai sfiduciato, impotente e incapace di fare qualsiasi cosa? Hai difficoltà a far valere le tue opinioni? Ti è difficile comunicare agli altri quello che desideri? Ti senti spesso l’ultima ruota del carro? Ti capita di essere trascinato dagli altri a causa della tua incapacità di affermare i tuoi diritti? O forse sei tu ad esercitare pressione sugli altri per averla vinta? Tendi ad imporre le tue decisioni?
Essere assertivi significa vivere con serenità i rapporti con gli altri senza subire e senza aggredire, mantenere la propria integrità e dignità e, nello stesso tempo, incoraggiare ed accettare questo comportamento negli altri. L’assertività può essere quindi definita come la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni, senza prevaricare nè essere prevaricati. Assertivo è colui che è in grado di ascoltare il punto di vista dell’interlocutore e si sente libero di esprimere il proprio parere, nel rispetto di sè e dell’altro. Il comportamento assertivo si esprime attraverso la capacità di comunicare in maniera adeguata in ogni contesto relazionale in cui ci si trova ad interagire. Le possibili cause del comportamento non assertivo sono diverse. Alcuni individui pensano erroneamente che essere assertivi significhi essere aggressivi. Altri confondono la capacità di esprimere i propri bisogni ed emozioni con la “buona educazione” e la “gentilezza”. Alcuni soggetti hanno difficoltà nell’accettare di avere diritti personali o temono che un comportamento assertivo possa causare conseguenze negative. La mancanza di assertività può essere anche legata ad un deficit comportamentale come conseguenza di un mancato modello positivo nella propria storia e/o nella situazione di vita attuale.
L’assertività può essere intesa anche come il punto d'equilibrio fra uno stile comportamentale passivo ed uno aggressivo.
Il comportamento passivo è caratteristico delle persone che sono incapaci di esprimere le proprie opinioni e/o sentimenti, che hanno difficoltà a prendere decisioni, che si considerano inferiori rispetto agli altri, che temono e nello stesso tempo dipendono dal giudizio altrui, che faticano a rifiutare le richieste avanzate dagli altri. Gli scopi di questo comportamento possono rientrare in due categorie: evitare un possibile conflitto e/o far piacere all’interlocutore, accondiscendendo a sue richieste esplicite o implicite. L’atteggiamento passivo consente, a breve termine, di:
Generalmente chi ha un atteggiamento passivo, a lungo termine, finisce per:
Il comportamento aggressivo è tipico delle persone che pensano solo a se stesse e alla propria gratificazione, calpestano i diritti altrui, ritengono di avere sempre ragione, attribuiscono agli altri la responsabilità dei propri errori, svalutano l’altro, sono irremovibili rispetto alle proprie posizioni. L’atteggiamento aggressivo consente, a breve termine, di:
Chi assume un atteggiamento aggressivo, a lungo termine, va incontro a:
Il comportamento assertivo è tipico delle persone che rispettano i diritti propri ed altrui, che non permettono agli altri di essere aggressivi, che non esigono che gli altri modifichino le loro opinioni, che non giudicano, che decidono in base a ciò che ritengono più giusto, che sanno esprimere le proprie opinioni e le proprie emozioni in modo funzionale, che perseguono i propri obiettivi senza calpestare gli altri.
Un comportamento assertivo determina, a breve termine:
A lungo termine, un comportamento assertivo consente di:
Imparare ad essere assertivi significa imparare ad incrementare le proprie abilità e la propria competenza, divenendo consapevoli degli stili comunicativi necessari per poter gestire la propria vita sociale in modo adeguato, ossia senza provare disagio o senza creare disagio negli altri.
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