Le domande allo psicologo

Le domande più comune da porre ad uno psicologo prima di iniziare una terapia

 

 

Chi è lo psicologo e di cosa si occupa?

Lo psicologo è uno specialista con una laurea in psicologia. Per esercitare la professione è necessario il superamento dell'esame di stato e l'iscrizione all'Ordine degli Psicologi di una delle Regioni italiane. Lo psicologo si attiene al Codice Deontologico, che regolamenta l'esercizio della professione.

Lo psicologo non si sostituisce alla persona che si rivolge a lui, ma la aiuta a trovare le proprie soluzioni e a fare le proprie scelte.

Il lavoro compiuto insieme permette al paziente di chiarire meglio a se stesso cosa lo fa soffrire, cosa prova, cosa desidera, cosa gli impedisce di raggiungere i suoi obiettivi, quali sono i suoi comportamenti disfunzionali.

Che differenza c'è tra lo psicologo e lo psichiatra?

Lo psichiatra è un medico specializzato in psichiatria, che può quindi prescrivere psicofarmaci (ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici - per citare le categorie più conosciute). 

Al contrario, lo psicologo non è un medico, pertanto non può prescrivere alcun tipo di farmaco. Per tale ragione spesso lo psicologo collabora con lo psichiatra, nei casi in cui risulta ottimale per il paziente assumere psicofarmaci.


Trattamenti psicofarmacologici e terapia psicologica non si autoescludono: in determinati e specifici casi un intervento che comprenda entrambi può rappresentare l'intervento più appropriato.

Come si fa a sapere se si ha bisogno di uno psicologo?

La decisione di rivolgersi ad uno psicologo è strettamente personale per quanto concerne i soggetti in età adulta. Per i bambini, invece, sono i genitori a scegliere di dare ascolto e rilevanza alle manifestazioni di disagio dei figli. Si tratta quindi di una decisione che viene presa sulla base della propria sofferenza.

Ciò avviene solitamente quando una persona, dopo aver tentato di trovare autonomamente le vie di uscita dal proprio malessere, si ritrova con la sensazione di essere comunque "incastrata" nella propria condizione di malessere.

Quanto dura una terapia psicologica?

La durata di una terapia psicologica non è prevedibile a priori, in quanto dipende da una molteplicità di fattori di cui non è possibile stabilire il peso in modo assoluto.

 Molti sono i fattori che incidono sulla durata di una terapia: il grado di sofferenza della persona, la sua motivazione al trattamento, le sue risorse, la competenza del terapeuta, la qualità dell'alleanza che si stabilisce tra il paziente e il terapeuta, gli eventi di vita del paziente.

 La terapia non è un “pacchetto” uguale per tutti: sono il terapeuta e il soggetto che, insieme, decidono come procedere e con quali modalità e frequenza impostare il trattamento. Lo psicologo non impone nulla che il paziente non possa o non voglia fare.

Quanto costa una terapia?

Le tariffe dello psicologo possono variare a seconda del professionista e del tipo di intervento richiesto, quindi è opportuno richiedere informazioni direttamente al professionista cui si intende rivolgersi, tenendo presente che le tariffe per le prestazioni erogate sono indicate nell’apposito tariffario approvato dall’Ordine Nazionale degli Psicologi e rappresentano ad oggi una semplice indicazione e non un obbligo per i professionisti.

Dallo psicologo ci vanno i pazzi?

Questo è uno dei più diffusi e radicati luoghi comuni sugli psicologi e la psicologia. L’ideale sarebbe promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione su chi è e cosa fa realmente lo psicologo.

Un’indagine realizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato nel 2002 che in Italia almeno una persona su cinque ha sofferto di un disturbo mentale nel corso della sua vita. Questo studio ha si è occupato solo di alcune tipologie di disturbi, ovvero i disturbi d’ansia, i disturbi dell’umore e l’abuso/dipendenza da alcol.  Sono state trascurate quindi tutte le altre classi di disturbi mentali esistenti.

Dai risultati della ricerca si può inferire che un’alta percentuale di soggetti in Italia soffre o ha sofferto di un disturbo mentale. Questo significherebbe che la maggior parte degli italiani sono “matti”. In realtà si può pensare semplicemente può accadere a chiunque di soffrire e di sentire di aver bisogno di chiedere aiuto. Non c’è proprio alcuna ragione  per cui ci si debba sentire “matti” nel chiedere aiuto e sostegno.

Come Richiedere un Colloquio Psicologico a Saronno o Milano

Per chi fosse interessato ad approfondire la tematica del sostegno psicologico con la dott.ssa Paola Marinoni può possibile chiamare il numero 3402871971 oppure mandare una mail all’indirizzo info@psicologasaronno.it al fine di  prenotare un primo colloquio.

E’ inoltre possibile consultare la pagina dei contatti dove sono riportati tutti i dati essenziali sul luogo di ricevimento dei pazienti.

 

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